Riprendiamo il nostro viaggio alla ricerca del tempio dedicato alla divintià
Ortic
, dopo qualche ora di cammino troviamo il bivio di cui ci avevano parlato e che sembra portare verso le colline di Gerdbury. Il nostro viaggio viene interroto ancora una volta, subiamo infatti l'assalto improvviso di un gruppo di banditi che dapprima ci scaglia addosso asce da lancio e coltelli ed in un secondo momento ci coinvolgono in un corpo a corpo. L'attacco di un gruppo di banditi dopo aver sconfitto un Drago Bianco, anche se ancora giovane, non ci demoralizza più di tanto ed in breve tempo riusciamo a sbarazzarci degli assalitori.
Poco dopo arriviamo in una zona collinare da cui riusciamo ad intravedere le rovine di quella che un tempo doveva essere una città di piccole dimensioni e dal quale possiamo notare che l'unico palazzo ancora in buono stato ha l'aspetto di un tempio al cui centro possiamo notare una cupola circolare. Avanziamo e quando arriviamo in prossimità delle rovine ci facciamo più guardinghi e cerchiamo di camminare senza fare troppo rumore: vicino ad un pozzo in muratura scorgiamo, senza farci vedere, un gruppo di persone, umani, che ha dall'aspetto sembrano essere dei chierici. Dopo un rapido consulto decidiamo di farci vedere da questo gruppo di persone per capire se siamo nel posto giusto sperando di non essere fraintesi. Il gruppo si rivela essere un avamposto di guardia, formato da adepti del culto di Ortic, il cui flucro è nel tempio che avevamo già intravisto. Notiamo il loro sguardo carico di diffidenza, di conseguenza con un pò di diplomazia spighiamo che non abbiamo intenzioni bellicose, ma stiamo cercando proprio il tempio di Ortic, per consegnare un oggetto. A questo punto il capo della loro compagnia dichiara che ci deve accompagnare al tempio, lì incontreremo il loro sommo sacerdote. Lì dopo un primo disimpegno di ingresso, percorriamo un breve corridoio dove l'unica cosa di rilievo che notiamo è un quadro, ,probabilmente della divinità patrona del luogo di culto. Il corridoio porta in un ambiente molto grande il cui soffitto termina con la cupola di vetro circolare che avevamo notato in lontananza avvicinandoci alle rovine della cittadina; dalla parte opposta al nostro ingresso possiamo vedere un'altare e notiamo come su ogni colonna presente nella stanza ci sia un vessillo. Dando un occhiata fugace, notiamo anche diverse porte, vicino ognuna delle quali è presente una torcia. Ci fanno accomodare in una stanza non molto grande, che rimane sulla sinistra della porta dalla quale siamo entrati nella grande sala, dove attendiamo per pochi minuti l'arrivo del sommo sacerdote. Il sommo sacerdote capo di questo tempio dedidato ad Ortic si presenta col nome
Will:
Azrael gli racconta di come siamo stati ingaggiati per la missione di recupero nelle catacombe di Fallcrest e di come abbiamo rinvenuto, ormai moribondo, un loro confratello che in punto di morte ci ha implorato di riporate in questo luogo un pugnale che aveva con sè, salvando in tal modo la propria anima.
Gli descrive anche il luogo dove abbiamo rinvenuto il moribondo, un luogo con un forte puzzo di zolfo e dove con molto probabilità ha avuto luogo una battaglia combattuta con incantesimi. Alla descrizione dell'adepto di Ortic, Will accenna un nuome,
Samon
, ma alla vista del pugnale, il volto del sacerdote si illumina, sembra aver riconosciuto qualcosa di molto prezioso e/o importante: infatti dà disposiozione ai suoi sottoposti di preparare tutto il necessario per celebrare un rituale. Data che anche il nostro compagno Xorius è un chierico, chiede di poter assidstere ai preparativi, Will accetta di buon grado e lo invita a seguiere i suoi collaboratori, così come invita a rimanere tutti noi per assistere alla celebrazione del rituale.
Detto ciò Will si congeda, dicendo che appena fossero terminati i preparativi saremmo stati accompagnati nella sala dove si sarebbe celebrato il rituale, rimaniamo così ad attendere, in compagnia del gruppo che qualche ora prima ci aveva scortato al tempio. Nel giro di poco tempo vennero ad informarci che tutto era pronto per poter celebrare il rituale: attraversammo così alcune stanze, fino ad arrivare all'imbocco di un montacarichi, la piattaforma era abbastanza grande per poter ospitare tutto il nostro gruppo assieme ai nostri accompagnatori. Dopo una discesa durata qualche secondo, la piattaforma si ferma permettendoci di accedere ad una sala colma di persone in attesa, tra cui Will il sommo sacerdote del tempio.

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