La sala davanti a noi era colma di adepti di Ortic in trepida attesa: entrando notiamo la conformazione di quest'ultima. Al centro erano posizionate sei colonne, che a due a due, erano collegate da un arco, dalla parte opposta rispetto alla piattaforma era presente un altare, e, dietro di questo, una statua dedicata alla divinità del tempio, alta quasi fino al soffitto, circa 6 / 8 metri. Dietro la grande statua era notiamo un piccolo camminamento. Ad ogni parete sono appese almeno due torce che forniscono la luce all'ambiente.
Una volta entrati Will ci nota ed inizia il rituale, posizionandosi, tra i primi due archi, dal lato dell'altare. Notiamo che uno dei
componenti
del rituale è proprio il pugnale che gli abbiamo consegnato qualche ora addietro, posizionato sul pavimento in posizione eretta, con la punta rivolta verso il basso e, ovviamente, con il rubino dell'elsa in bella vista e rivolta verso il soffitto. Will recita la formula del rituale, sostenuto dalla partecipazione dei suoi adepti: al culmine del procedimento Will estrae la propria mazza e colpisce violentemente il rubino del pugnale, ma qualcosa va molto storto! Inizialmente tutto sembra svolgersi sneza intoppi ed anomalie: nella fase iniziale del rituale Will invoca il ritorno alla vita di Samon, e la sua figura si manifesta nella stanza affermand di sentire le energie per rivivere, e noi siamo colti alla sprovvista, infatti quello che si rivela ai nostri occhi altri non è che la figura umana di Kryst. Purtroppo il colpo di mazza sul pugnale ha dato inizio ad un incubo a cui siamo sfuggiti con non poca fatica dopo qualche giorno: la figura umana di Samon viene dapprima sostituita da un'ombra oscura dalle sembianze demoniache e, dopo qualche istante, anche quest'ultima scompare. Sostituita da qualcosa di ancora peggiore. Di fronte a noi rimane un orrore dalle vaghe sembianze umanoidi, nel senso che probabilmente un tempo, quando ero vivo, se mai lo è stato, era un uomo, o qualcosa di simile.
Un essere non morto
con un ghigno agghiacciante si ergeva di fronte a tutti noi.
Quello che è successo dopo è piuttosto confuso e frammentario, nessuno di noi era preparato ad un evento simile, sempre che sia possibile.
Will tentanto di comunicare con quell'essere lo chiama con l'appellativo "Samon" ma, a quel nome, la risposta è una risata carica di odio e malvagità. L'essere afferma non solo di chiamarsi
Mutraxx
ma, anche, di voler divertare il
lich
più temuto del creato. E' a questo punto che Mutraxx si accorse della nostra presenza, anche se avremmo preferito non essere notati affatto. Le sue gelide parole sono sembrate più o meno una maledizione, una condanna, anche se di fatto non ci ha mai attaccato direttamente.

"Come ricompensa per avermi servito risparmierò le vostre vite!"

Probabilmente nessuno del nostro gruppo dimenticherà mai quelle parole, anche se lui mantenne fede a ciò che disse: il nostro gruppo fu l'unico a sopravvivere alla sua malvagità e ad uscire vivo da quel tempio gli altri, infatti, caddero vittima dell'improvvisa furia oscura di Mutraxx.
I più fortunati morirono subito.
Chi sopravvisse, se così si può dire, fu orribilmente trasformato: chi in scheletro, chi in zombie, qualcuno rimase vivo per qualche ora ancora seppur del tutto impazzito. Dopo aver letteralmento spazzato via tutti le anime del tempio, Mutraxx scomparve e per qualche tempio non nè sentimmo più parlare. Non che nessuno si sia mai lamentato di questo! Anche se qualcuno di noi era piuttosto impulsivo, nessuno era folle a tal punto di sfidarlo a testa bassa. Azrael dopo essersi ripreso dallo choc provocato dall'esplosione di magia oscura, ci raccontò di aver visto la realtà deformarsi, come se tutto attorno a lui fosse immerso in un liquido rabbiosamente agitato. Sta di fatto che in molte delle stanze del tempio, che successivamente abbiamo visitato, il pavimento le pareti ed i resti dei cadaveri o degli esseri che incontrammo, rivelavano il tocco del lich.

...indietro
The Eye Indice
continua...