Mi sveglio; mi sembra impossibile, mi ricordo ogni cosa ma mi apro gli occhi ed istantaneamente so che non è finita.
NON ANCORA!
Sono disteso a terra, immerso nell'oscurità quasi completa, lentamente, giro la testa a destra e a sinistra per tentare di capire dove sono: dalla mia posizione posso vedere una specie di camino naturale che sale: in fondo ad esso un flebile luminosità ma non riesco a distinguere se sia la luce delle stelle o qualcos'altro. A pochi passi da me si apre una voragine che si congiunge al cunicolo che sale dando quel luogo tetro un'aspetto stranamente familiare.

Il più silenziosamente possibile mi rimetto in piedi per ampliare la mia visuale: vedo una parete rocciosa con un'apertura, in apparenza in passato doveva esserci stata una porta vera e propria a separare la sporgenza rocciosa dove mi trovo da qualunque cosa sia stata scavata nella nuda roccia.
Qualche secondo ed identifico altre quattro figure; come me si stanno muovendo piuttosto lentamente, quasi con circospezione.
Li riconosco: sono i miei compiagni di (s)ventura! Ci raduniamo. Poche battute e abbiamo subito una sorpresa: ci accorgiamo ben presto di non essere soli. Notiamo una figura evanescente che ci fissa come se ci stesse attendendo:
si tratta di Orthic!


"Stavate per passare oltre, ma alla fine sono riuscito a raggiungere le vostre anime e a fermarle! Trovarvi non è stato semplice, sembra che oltre a me, anche altre forze siano interessate a voi!"
Mille domande assillano la mia mente, come gli altri presumo, ma l'unica cosa che riusciamo a domandare è la più ovvia:
"Dove siamo? Che posto è questo?"
"Vi trovate nella
Coltre Oscura
! Quando un mortale muore, questo è il luogo in cui si trasferisce la sua anima, per poi passare oltre, verso la sua destinazione finale; come stavate per fare voi appunto!", ci spiega, "Vi ho radunato perchè ripercorriate i passi della vostra avventura, per trovare il pugnale a cui è legato Mutraxx: anche il pugnale infatti si trova su questo piano!
In questo modo avrete la possibilità di riprendere la ricerca per raggiungere la redenzione! Ma, fate attenzione,
la Coltre Oscura
è molto insidioso, molto più di quello che appare!
E' pieno di pericoli ed insidie ed io non potrò accompagnarvi!", furono le sue ultime parole mentre scompariva, dissolvendosi davanti ai nostri occhi.

Rimanemmo in silezio qualche minuto, ognuno immerso nei suoi pensieri, con infinite domande ed altrettanti dubbi, poi, spinti anche dal freddo intenso proveniente dal bordo del precipizio decidiamo di volgere la nostra attenzione verso l'interno della parete rocciosa: la luce debolissima, da lì proveniente, ci permette di capire che la porta è stata divelta, cosa che ci mette in allarme.
"Oltrepassata quell'apertura, a circa dieci, quindi metri, mi sembra di vedere i contorni di un'inferiata", dico, più a me stesso che agli altri mentre una luce improvvisa illumina il lugo.
"Con questa dovremmo andare meglio tutti quanti", sento ribattere Midhir che aveva appena accesso una delle sue torce inestinguibili.

La torcia rivela una scena di cui avremmo volentieri fatto a meno, sembrava infatti di essere nel retrobottega di un mattatoio; cadaveri su altri cadaveri tappezzavano il pavimento formando un macabro quadro di morte. Perfino muoversi risultava assai complicato.
A fatica raggiungiamo l'interno di quella specie di grotta fino ad arrivare ad un paio di metri dalla cancellata; assieme a Midhir, ispeziono la grata in ferro, percepiamo delle energie mistiche ma non riusciamo a capirne l'origine o come disperderle. Non troviamo ne simboli, ne rune, ne indizi altri utili Runak ed Arkaan tentano con la forza bruta ma anche il loro tentativo coordinato non provoca alcun effetto: il cancello risulta inamovibile.


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continua...