Probabilmente solo sassi che cadono rovinosamente dall'alto ma sufficienti ad accendere la nostra fantasia e a metterci sull'allerta. Per quanto possibile cerchiamo delle posizioni con un minimo di riparo pronti a subire un eventuale attacco.
Che non ci sarà.
Aspettiamo qualche minuto ma non accade nulla; nessun rumore, nessuna ombra, nulla viene verso di noi, così riprendiamo a formulare ipotesi su come aprire la cancellata.
"Hey! Chi è quello?!?!?", domanda improssivamente Xorius, indicando una figura che emerge da una porta finora praticamente invisibile alla nostra vista, nel corridoio al di là della cancellata. "Hey aspetta, torna qui!"
"E voi chi sareste", sento domandare dal nuovo arrivato in lingua elfica.
"Cos'ha detto?", domanda Xorius che non parla tale lingua.
"Ci puoi aprire?", interviene prontamente Midhir.
"Ma certo, non andatevene...", ribatte lo sconosciuto con tono evidentemente sarcastico, mentre si allontana.
Pochi istanti e vediamo apparire nel corridoio una seconda persona,
un drow
, evidentemente anziano, cosa assai rara per i maschi adulti della sua specie.
Elegantemente vestito emana un innegabile aura di sicurezza."Incredibile: come siete finiti li dentro voi cinque?", domanda nella sua lingua madre.
"Ci siamo svegliati qui! Non sappiamo nemmeno dove siamo.", risponde nuovamente Midhir.
"Siete nei laboratori di Ardaskel; ma cosa significa che vi siete svegliati?"
A quel punto, a turno, io e Midhir., gli unici che parlano l'elfico, gli diamo qualche informazione sul nostro gruppo, chiedendogli infine di parlare in lingua comune a beneficio dei nostri compagni.
Evidentemente soddisfatto dalle nostre spiegazioni,
il drow
allarga le braccia fino a toccare entrambe le pareti del corridoio, e subito dopo chiudere gli occhi come a concentrarsi.Pochi istanti e la grata iniziò a sollevarsi.
Usciamo di corsa ben felici di non indugiare in quel luogo.
"Siete davvero interessanti! Ma ditemi da dove venite?", ci domanda. "Dalla Valle del Nentir, da quelle parti siamo anche conosciuti come
i difensori di Harkenwol
", rispose prontamente Runak, ma a quei nomi, il nostro ospite
rimase impassibile; era evidente che nulla gli dicevano.
"Ci scusi per le nostre rozze maniere", intervenni, "mi presento il mio nome è Azrael, al suo servizio!", così uno dopo l'altro presentai tutti i componenti del nostro gruppoL'elfo sorpreso ed incuriosito continuava a scrutarci con estrema attenzione, come fossimo materiale da studiare, mostrandosi totalmente a suo agio anche in presenza di cinque sconosciuti; non sembrava assolutamente impensierito dalla nostra presenza.
Lo vediamo portare le mani alla fronte, segno inequivocabile che ancora una volta si stava concentrando:
"Davvero interessante! siete morti ma con il corpo vivente!", lo sentiamo annunciare con tono enormemente stupefatto, "sarebbe opportuno approfondire e fare qualche esperimento ma ditemi cosa ricordate esattamente?"
Così gli raccontiamo molto vagamente quello che ricordiamo della
Piramide delle Ombre
facendo attenzione a non rivelare troppi dettagli; non siamo per nulla convinti delle sue intenzioni, anzi, praticamente tutti vorremmo uscire al più presto da quel luogo sinistro.