Brutta storia, che spero di poter approfondire, anche se è meglio non distrarsi con questioni personali.
Per accedere al blocco centrale, dove sappiamo esserci anche le prigioni, decidiamo di inscenare un trasferimento di prigionieri, nello specifico io e Midhir. Con lo sguardo rivolto verso il terreno e la bocca ben chiusa, la nostra farsa ha inizio. Superiamo piuttosto agevolmente il cortile che separa le stalle dalla nostra destinazione, nessuno presta troppa attenzione al nostro gruppo. Ma all'ingresso vero e proprio del nostro obiettivo, ci imbattiamo in una guardia particolarmente zelante.
Runak e Crystalia a stento riescono a controbattere alle sue domande. Un paio di volte rispondo io in modo piccato, ma prima che il
dragonide
possa rivolgermi troppa attenzione, Xorius mi assesta un paio di gomitate sul fianco.
"Aspettate qui torno tra un minuto, nessuno si muova", furono le parole perentorie della guardia che scompare dietro una porta poco distante dall'ingresso.Fu di parola, dopo neanche un minuto lo vediamo ricomparire e apostrofare i nostri compagni che indossavano le insegne del
Cerchio di Ferro
:
"Scendete, rinchiudete questa feccia in una delle celle libere e risalite! Sbrigatevi, Forza!.""Ok, vedremo di non divertirci troppo con per questa volta", disse sghizzante Runak
Al di là della porta, scendiamo una scalinata di una decina di metri, per ritrovarci in una prima sala attrezzata a cucina dove quattro miliziani stanno giocando a carte. Dalle loro parole, uno di essi sta nettamente svuotando le tasche dei suoi compagni, gli lancio un breve occhiata: da come è vestito e dall'attrezzo che ha nelle vicinanze apparentemente è un mago o uno stregone. Dovrò tenerlo a mente!
Andiamo oltre e passiamo nella stanza adiacente ove sono situate le celle detentive, attualmente occupate da un unico illustre ospite il deposto
Barone di Harkenwold
. A tenergli compagnia, o meglio a sorvergliarlo un'unica guardia:
un demone di catrame. Il nostro attaco nei suoi confronti è tanto rapido quanto efficace, non gli lasciamo neanche la possibilità di sfoderare la sua lama."Chi siete?", furono le tremolanti parole del barone
"Siamo qui per portarla fuori, ci hanno mandato alcuni amici.", rispose veloce Crystalia, "Forse non l'hanno informata ma ci sono delle novità...", iniziò così la mia compagna di avventura a raccontare ad uno stupefatto barone gli accadimenti degli ultimi giorni.
"Se quanto mi dite è vero, non preoccupatevi per me, pensate ad eliminare
Nazim
", "C'è modo di raggiungere rapidamente le sue stanze?", lo incalzò Runak
"Si potete utilizzare un passaggio segreto nella sala da pranzo, che si trova nel piano di sopra...", fu così che il barone ci fornì le preziose indicazioni su come raggiungere il livello degli appartamenti di
Nazim
."Prima però dobbiamo sbarazzarci dei quattro soldati che sono di là, senza che diano l'allarme, sarebbe un disastro!", osservò saggiamente Midhir.
"Dobbiamo attirarli qui, possibilmente uno alla volta, per sfruttare la nostra superiorità e l'effetto sorpresa", ribattei io.
"Non sarà facile ma possiamo provarci; forza voi due, nelle celle libere!", disse di rimando Runak a me e Midhir, avviandosi verso l'ingresso, "proverò a portarne qui dentro almeno uno."
Una volta sulla porta, sistemò la sua ascia a dua mani in modo da poterla prendere il più agevolmente possibile, attese un secondo e aprì iniziando a stuzzicare i quattro miliziani al tavolo da gioco.
Spesso i miei compagni mi hanno apostrofato di essere piuttosto impulsivo con le parole e mai come in quest'occasione ebbero ragione. Runak stava apertamente provocando i membri del
Cerchio di Ferro
, ma questi non
sembravo realmente interessati a spassarsela con due nuovi prigionieri. Se non a parole; così decisi di dare forzare un poco la mano al fato."Ehi, piccolo mago torna studiare!", il risultato fu piuttosto diverso da quello che avevo sperato ed immaginato.
"E' una trappola", sento dopo un secondo di silenzio che sembra durare un'intera esistenza.
Comunque sia Runak non attese troppo è scatto subito fuori dalla stanza delle celle per ostruire la scalinata ed impedire che qualcuno lanciasse l'allarme, noi subito dietro.
Lo scontro è piuttosto violento e loro seppur di poco in inferiorità numerica, oppongono una buona resitenza, ma non è abbastanza. Terminata la piccola battaglia un paio degli inservienti della cucina, escono dai loro nascondigli con i volti palesemente alterati dal terrore ma non appena vedono sburcare il barone dalla stanza adiacente si rilassano. "Da qui è possibile raggiungere l'esterno in modo agevole?", chiediamo al barone. "Lì c'è una porta in ferro che permette di accedere ad un corridio che porta direttamente all'esterno, ma credo che il Cerchio l'abbia bloccata", rispose questi.
"Vediamo se è vero", ribattè Runak, che dando prova ancora una volta della sua potenza riuscì a forzare la porta aprendola.
"Voi aspettateci qui, se doveste sentire suonare l'allarme allora fuggite, per il momento nascondete quei corpi", furono le parole delmezzorco una volta aperta. "Un'ultima cosa, prima di separarci barone: ci spieghi come governare il ponte levatoio. Se riusciamo ad alzarlo, riusciremo a guadagnare un pò di tempo quando saremo nelle stanze di
Nazim
!".