Per la prima volta dopo parecchi giorni abbiamo un poco di tempo per noi stessi, non siamo inseguiti e non dobbiamo combattere con il tempo. Passo la mattinata in giro per
Harkenwold
, mentre girovago per i suoi bazar la mia mente è concentrata sulla notte passata ed al richiamo di Nemeia: a colazione parlando con gli altri è emerso che tutti abbiamo fatto il medesimo sogno. Non può essere una coincidenza e viste le creature oscure che popolavano la visione, forse sarà bene incontrarci ancora una volta con la Cornacchia.
Mentre siamo in giro per il mercato e i negozi per riequipaggiarci, noto manipoli di persone che si avviano verso
Harkenkeep
, in una specie di adunata generale. Dopo qualche ora, rientriamo alla fortezza, i soldati di guardia ci informano che la presenza del nostro gruppo è attesa nel chiostro principale dove effettivamente la popolazione della città è riunita in assemblea.
Notiamo che è stato preparato un palco rialzato sopra al quale stanno parlando tra di loro delle figure che conosciamo bene. Oltre
Lord Stockmer
infatti sono presenti
Dart Grernat, e tutti i leader della resistenza di Albridge.

Appena il barone ci nota si invita a raggiungerlo sul palco e subito dopo inizia a parlare ai suoi concittadini.

"Avete fatto molto per la baronia ma il vostro compito non è ancora finito!",

mentre il barone parla, anche per ringraziarci, queste parole attirano la mia attenzione. E' un uomo dietro di noi a pronunciarl piano, non riesco a vederlo con esattezza, parla a voce bassa ma molto chiaramente e, altrettanto chiaramente, si rivolge a noi in quanto gruppo. Inizio a dialogare, nel modo più discreto possibile, con questa persona: anche se a più riprese cerco di fargli dire il suo nome, riesce sempre ad eludere la domanda. Dice di conoscorci e di conoscere le nostre azioni. Per dimostrarlo cita
Quinnex
, personaggio di cui in zona non abbiamo parlato ad anima viva.

"Se volete liberare veramente questa baronia dove tornare sulle vostre orme, non pensiate che il
Cerchio di Ferro
fosse l'unica minaccia che vi attende. La miliza era solo il giocattolo di qualcuno che li manovrava da dietro le quinte."

Mentre sto dialogando con questo misterioso interlocutore, sento in sottofondo il barone parlare di noi, chiedendoci di avvicinarci a lui.

"Tieni questo ti tornerà utile per il nostro prossimo incontro!", sento dire al mio interlocutore mentre quasi all'instante mi ritrovo in mano un piccolo scrigno.

Giro il busto per vedere bene ma incredibilmente l'uomo si è dileguato: se non fosse stato per il piccolo contenitore che avevo in mano, avrei potuto pensare di aver parlato con lo spirito di una creatura morta. In pieno giorno e in una piazza straripante di persone.
Cerco di non attirare troppa attenzione e avanzo assieme agli altri, giusto per sentire il barone dichiararci
Difensori di Harkenwold!
.
Sono in piedi al palco mentre
Lord Stockmer
consegna a Xorius un oggetto davvero interessante, la chiama
la cotta invulnerabile di Arnd
, appartenuta a un chierico devoto a
Kord
, ma i miei pensieri sono tutti focallizzati alle parole oscure delle figura misteriosa: so molto bene come non attirare l'attenzione se non voglio, ma in questo caso direi che è diventato invisibile istantaneamente, un dono piuttosto raro! L'assemblea cittadina finisce tra urla di giubilo ed applausi, noi ci ritiriamo in una delle nostre stanze: dobbiamo decidere del nostro futuro e non solo. Diamo un occhiata alla cotta di maglia che chi è stata donata e ancora più importante dobbiamo esaminare il misterioso, piccolo, contenitore che ci è stato recapitato.
Midhir spieca che la cotta di maglia è un artefatto piuttosto interessante è infatti letterlamente impregnata della volontà e dall'anima del chierico di cui porta il nome. Fossi in Xorius sarei piuttosto orgoglioso di aver avuto in dono un oggetto del genere, per di più appartenuta ad una persona devota alla mia stessa divinità! Spero per lui che riesca a gestire quell'armatura, Midhir infatti lancia un avvertimento: l'armatura pervasa dallo spirito del chierico guerriero spingerà il suo portatore a partecipare ad imprese sempre più grandi ed impegnative, in special modo se questo può servire a spodestare tiranni o punire creature malvagie.
Se la persona che ci aveva avvicinato sul palco era misterioso, il contenuto del bauletto lo si poteva descrivere come bizzarro. Una volta forzata la serratura, all'iterno vii trovammo un piccolo filamento di quello che potevano essere capelli umani o una criniera di cavallo, attorcigliato attorno ad un piccolo fazzoletto di seta elo azzurra.

Passammo diversi minuti nel silenzio più completo prima che qualcuno disse semplicemente:
"Ma che roba è questa?"
La domanda era ovviamente retorica poichè nessuno di noi aveva la ben che minima idea di cosa avessimo di fronte.

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The Eye Indice
continua...