Siamo nel boschetto di il druido, abbiamo bisogno della sua conoscenza prima di ripartire verso Sud, alla ricerca del clan elfico dei . Il druido, ci racconta che con l'arrivo del , ha interrotto i suoi viaggi, preferisce difendere quel luogo e, anche se non ci accompagnerà nella foresta di Harken, può dirci il nome del capo clan degli elfi: si chiama ed è l'anziana del suo popolo. Ci istruisce anche sulle usanze religiose del clan, dicendoci che per la maggior parte gli appartenenti al clan elfico sono devoti a . Salutiamo e i suoi apprendisti, per i iniziare il nostro viaggio verso Sud alla ricerca del clan dei Woodsinger, dovendo passare inevitabilmente per , ne approfittiamo per recuperare il nostro carretto dalle scuderie di , e di accordarci su alcuni dettagli: da lì ad un paio di giorni saremmo passati dalla piccola città di Marl per scambiarci le eventuli novità. Prima di partire, Il mezzelfo ci mette in guardia, in paese sono rimaste solo un paio di elementi del . Il grosso della compagnia che fino al giorno prima era dislocato lì, sembra essere svanito, ma non sa dirci dove sia stato riposizionato. Scopriremo a nostre spese, nostro malgrado ed in modo fortuito, i piani della compagnia di ventura a cui ci stiamo opponendo.

Siamo a circa un terzo del nostro viaggio verso sud, verso la foresta di Harken quando, nei pressi di un casolare a prima vista abbandonato, cadiamo in un imboscata della milizia. Come dei pivelli siamo accerchiati senza che nessuno di noi se ne accorga e, cosa ancora peggiore, siamo in netta inferiorità numerica. In nostri avversari contano dieci elementi, otto umani, e due creature ben più particolari: la prima la riconosciamo come un costruttor di ferro, la seconda è una bestia che abbiamo già incontrato ma non di queste dimensioni. Un draco dell'ira, che rivelerà ben presto quanto sia azzeccato il proprio nome. Ci prendono completamente alla sprovvista e mettono a segno il primo colpo senza che nessuno di noi possa difendersi opportunamente. Il loro leader, una maga, li ha posizionati bene. La battaglia è furiosa: la castatrice riesce a colpirci diverse volte a distanza prima che il nostro gruppo si ricomponga, fortunatamente per me, i suoi attacchi sono basati sul fuoco ma esso è parte integrante del retaggio della mia specie. Purtroppo non possiedo difese altrettanto efficaci contro bestie quali il draco a cui la maga comanda di assalirmi e questi riuscirà a tenermi impegnato non poco.
Da quello che ricordo, il forgiato riusciva a tenere a bada, da solo, due di noi, Midhir e Xorius mentre il resto della compagnia impegnava Runak. Dal canto mio per sfuggire alla ferocia del draco, sfrutto il luogo della battaglia, anzi il casolare nei pressi dell'imboscata. Sebbene il gli abbia dato fuoco, decido di rischiare e di posizionarmi sul tetto. Preferisco il calore del fuoco ai morsi dell'essere che mi sta pressando. Inoltre da quella posizione riuscierò a dalla distanza: una volta sul tetto mi accorgo che alcune zone sono ormai impraticabili a causa dell'incendio, ma non è il caso di essere schizzinosi, dato che altre zone sono ancora praticabili mi accontenterò. Dalla mia posizione rialzata riesco a colpire i miei avversari, distraendoli. Dopo un primo momento di sbandamento Runak riesce a riequilibare le forze, eliminando sia il draco che il forgiato. Questo mi dà la possibilità di scendere dalla mia posizione rialzata per godere di una maggiore mobilità.
Sopratutto mi dà la possibilità di ingaggiare direttamente con la loro maga: appena le arrivo a distanza di tiro la ripago con la sua stessa moneta:
"Ti piace giocare col fuoco, vediamo come te la cavi quando ti devi difendere da esso!", con quelle parole le scaglio addoso le .
La castatrice inizia lentamente a prendere fuoco e cosa ancora peggiore per lei non si accorge di essere arrivata alla portata dell'ascia di Runak che l'abbatte senza troppi problemi. Una volta abbattuta la leader del gruppo gli assalitori restanti, caddero uno dopo l'altro in breve tempo.

La maga umana, comunque, aveva un'ultima sorpresa da rivelare. Ispezionando il suo cadavere troviamo un biglietto in una delle tasche interne del mantello:

"La cacciatrice ha già ucciso , dobbiamo sbrigarci".