La giornata si aprì con un nuovo presagio, un altro indizio di ciò che ci attendeva: Midhir nella notte fece un sogno del tutto simile a quello avuto da Nemeia nei giorni precedenti. La donna stessa era presente, nel sogno, apparendo piuttosto impaurita; qualcosa che poteva impaurire un'incantatrice dalle enormi doti, quale era Nemeia, sarebbe stata una sfida degna di diventare un racconto da
bardo
.Tornammo a Fallcrest, una volta arrivati ci dividemmo i compiti per preparci al meglio per la spedizione. Azrael e Midhir facemmo visita a , ma pur avendo già dei dettagli piuttosto precisi, non era a conoscienza di informazioni che potessero esserci utili.
Il viaggio fu completamente inutile.
Mentre noi due scambiavamo qualche parola con , Xorius e Crystalia avrebbero fatto il giro dei templi della città, mentre Runak era diretto dagli armaioli per riequipaggiarci. Ci saremmo incontrati qualche ora più tardi
all'Unicorno d'Argento
, una delle migliori locande del posto.Preso da un poco di sconforto per l'inutilità dell'incontro con , prima di raggiungere i miei compagni, faccio un giro per la città e per i moli, tento di raccogliere almeno qualche informazione utile sulla foresta,
Tronco D'Inverno
, ma tutto ciò che riesco a sapere è che la foresta è quasi completamente inesplorata. Raggiungerla è relativamente semplice, è sufficiente seguire il corso del fiume Nentyr, peraltro interamente navigabile, arriva alla foresta da entrambe le sue diramazioni, e quest'ultima è tutt'altra storia. Raramente qualcuno vi si addentra e, ancora meno, sono coloro che una volta entrati ne sono usciti vivi per raccontarlo.Il giorno successivo, lasciamo i cavalli nell'unica stalla di Fallcrest, ci accordiamo pagando il soggiorno delle nostre cavalcature per tre giorni, ma non sapendo quanto tempo saremmo stati via al nostro ritorno avremmo saldato la differenza e se non saremmo tornati, in quel caso avrebbero tenuto gli animali. Lasciati i cavalli, ci recammo ai moli dove ci procurammo un passaggio fino al limitare della foresta dai barcaioli locali. Questi seguirono la diramazione sinistra del fiume Nentyr, dove quest'ultimo prende il nome di
Fiume Inverno
. La nostra missione ebbe inizio dove il fiume inizia ad addentrarsi nella foresta prima di affluire nel lago chiamato Vapore D'Inverno
.In fila indiana con Runak in testa come apripista, entriamo nella foresta. L'avanzata è molto lenta, la vegetazione è talmente fitta che non c'è praticamente alcun tipo di visuale, Runak avanza a forza di accettate, aprendo letteralmente la pista che percorriamo. Gli arbusti ed il sottobosto erano talmente compatti che orientarsi fu molto complicato; per tentare di trovare punti di riferimenti o magari la piramide stessa, mi arrampicai fino in cima ad uno degli altri più alti, da lì inviai Lockheed ancora più in su, in cielo. Anche così, il draghetto non vide null'altro che fitta vegetazione, solo cime di alberi a perdita d'occhio.
Nessun segno di rovine, tantomeno di una piramide.
A metà della prima giornata, non abbiamo idea di dove siamo diretti nè di quale direzione stiamo mantenendo, così Midhir propose di fermarci temporaneamente, giusto il tempo di eseguire uno dei suoi rituali che permetteva di evocare un essere particolare, una mano che avrebbe risposto a tre nostre domande: questo ci avrebbe permesso almeno di orientarci fino alla piramide.
Effettivamente il rituale si rivelò assai utile, infatti, nei giorni che seguirono Midhir lo eseguì una volta al giorno per verificare se stessimo avanzando lungo la giusta direzione, fono a quando non arrivammo a destinazione.
Era a metà del secondo giorno di marcia, quando fummo attaccati da cinque tigri giganti. Fummo colti completamente di sorpresa, e sbarazzarsene fu piuttosto complicato. Dovetti letteralmente mollare a terra sia la balestra che la verga per arrampicarmi su un albero per non essere sbranato vivo, una volta in posizione rialzata potei contrattaccare in modo sicuro. Respinto l'assalto di quelle bestie feroci ci ritrovammo tutti piuttosto malconci.
Il terzo giorno passò liscio, senza alcun tipo di pericolo o di avvenimento degno di nota. Il quarto giorno invece, dall'alto, Lockheed scorge in lontananza una radura, l'evocazione di Midhir, dall'aspetto di mano, ci segnalerà lo stesso luogo come una zona potenzialmente ostile. Sopratutto la radura è nella direzione che stiamo seguendo.
Il giorno dopo, forti delle indicazioni della mano incantata di Midhir, arriviamo ad una radura, probabilmente la medesima intravista da Lockheed, piuttosto ampia, e completamente prima di arbusti o altre piante del sottobosco, solo erba. Midhir percepì una forte sorgente magica provenire da alcune pietre visibili al centro della radura, Xorius invece fece notare una cosa alquanto bizzarra: in quel luogo non si percepiva alcun tipo di rumore.
Quel luogo per completamente silenzioso. Un silenzio raggelante.
Runak mi chiese di inviare Lockheed in ricognizione dall'alto, ma quando rivolsi la proposta al draghetto, questì si rifiutò di andare in avanscoperta, era inquieto, anch'esso percepiva un enorme pericolo provenire da quello spiazzo vuoto all'interno di
Tronco D'Inverno
.Non saprei dire cosa fosse più sconcertante: un spirito dall'aspetto di piccolo drago, spaventato da un luogo in cui incombeva una minaccia in quel momento invisibile, o il fatto che quello potesse essere esattamente il nostro obiettivo.