Midhir, Runak e Crystalia fecero qualche passo verso la piccola nicchia per essere sicuri che non ci fosse nulla di visibile, come in effetti era. Quell'angolo era troppo piccolo e bene in vista per poter nascondere qualcuno. "Sei dentro il sacchetto?!?!?", chiese Runak, con voce insolitamente circospetta, "Chi o cosa sei?"
"Come ho detto mi, il mio nome è Vyrellys e sono una principessa
eladrin
, o meglio quello che ne rimane!", rispose la voce"Raccontaci la tua storia", le chiese Crystalia mentre Runak afferrava il sacchetto liberandolo dal suo alloggiamento.
"Ero una principessa
eladrin
, che ha avuto la sfortuna di incontrare Karavacos che mi ha ridotto in questo stato!
Ora, l'unica cosa che mi interessa è uscire da questo luogo e ottenere vendetta!Sono solo la proiezione di quello che ero, il mio essere, il mio stato naturale ora è essere in forma di spirito."
"Dove ti trovavi quando incontrasti Karavacos?", le chiesi.
"Ero nel mio palazzo, quando mi uccise, con un unico fendente al collo.", rispose
"Ciò significa che lo conoscevi!", la incalzò Runak
"Ebbene sì è così.", ammise Vyrellys
"Che rapporti avevi con lui?", intervenne Crystalia
"Per un certo periodo abbiamo vissuto assieme", fu la rapida risposta di Vyrellys
"Ascolta, tu sai come muoverti all'interno di questo ambiente?", chiese Midhir
"Si, vi posso aiutare! Voi siete stati attirati dentro questa prigione dal suo più illustre occupante, Karavacos stesso!", rispose Vyrellys
"Quindi è qui dentro? Anche lui! E questo luogo in realtà è una prigione?", la incalzò Runak
"Sì, esatto!", rispose Vyrellys con estrema calma.
"Chi è esattamente Karavacos? E chi lo ha imprigionato qui dentro?", le chiesi a quel punto. Volevo farla parlare il più a lungo possibile. Dovevo capire se potevamo fidarci di lei! All'esterno della prigione, i miei sospetti sulle parole oscure e criptiche della figura che ci era apparsa, a cui finalmente potevamo dare un nome, si era rivelati più che fondati.
"Karavacos è un mago, che governava su una piccola baronia di nome
Mordul
. Preso dalla sete di potere, volle espandere la propria sfera di influenza e per farlo, tentò
di ottenere più potere stringendo un patto con dei diavoli. Il suo esercitò marciò nelle zone limitrofe della baronia ma fu respinto dalle forze della Selva Fatata
.
Purtroppo per lui le creature con cui aveva stipulato l'accordo, non sono entità inclini al perdono e punirono Karavacos confinandolo qui, in questo luogo.""Ci sono altre creature qui dentro?", domandò a quel punto Runak.
"Sì, questa prigione è popolata da diverse creature!".
Runak aprì il sacchetto e ne rovesciò il contenuto sulla sua mano sinistra: ciò che uscì era una sfera di pura ossidiana, nera come la buia delle notti senza luna, al cui centro era visibile il volto della donna
eladrin
."Ecco, io sono Vyrellys", furono le sue parole.
Seguì con attenzione le parole della donna su Karavacos, il suo tono di voce trasmetteva una certà regalità ma non percepìì in alcun modo, falsità o seconde intenzioni: non stava mentendo. Tentai inoltre di collegare a qualche evento storico sia il nome del nostro principale avversario sia del luogo,
Mordul
, ma quei nomi mi erano del tutto sconosciuti.Dopo quella specie di presentazione ufficiale, seguì tra di noi un piccolo conciliabolo su chi dovesse tenere il globo / Vyrellys: sia Xorius che Runak e Crystalia non potevano tenerlo per via del loro stile di combattimento e Midhir non sembrava molto interessato. Io invece ero piuttosto affascinato ed incuriosito da quell'oggetto, il mio stesso credo mi spronava a cercare la verità in ogni sua forma e Vyrellys avrebbe potuto aumentare il mio bagaglio di conoscenze. C'era solo un piccolissimo, non trascurabile dettaglio:
le mie origini!
"Sarò io il portatore del globo: sempre che Vyrellys non abbia nulla in contrario ad essere portata da un
tiefling
.", dissi."E' veramente ironico!", furono le parole di Vyrellys, dopo un lungo istante di silenzio.
"Mi chiamo Azrael.",
"Dunque Azrael, sei pronto? Hai la volontà di fermare Karavacos?", mi chiese.
"Ho ancora troppe questioni insolute e non sarà certo lui a fermarmi!", le risposi schietto.
"Allora che possa essere di aiuto allo spirito del vostro gruppo!", rispose ella.