Al di là del tendone incantato, che ancora tratteneva Midhir, intento a svincolarsi da quella presa piuttosto fastidiosa, trovammo un piccola stanza da letto. Vuota, ma pronta per ospitare qualcuno nel suo unico letto.
"Questo me lo prendo io", disse scaltra Crystalia, accomodandosi sul letto pronta per dormire. "Non capita spesso di poter dormire su un letto mentre si è in missione."
"Chi comincia il giro dei turni di guardia?", disse qualcuno.
"Comincio io, voi riposatevi...Sempre che Midhir riesca a liberarsi dalla tenda", dissi ed in effetti gli ci volle qualche minuto per divincolarsi da quella specie di guardiano.
Tutti speravamo di poter passare qualche ora di riposo purtroppo eravamo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Mentre i miei compagni accomodano per coricarsi, istruisco Lockheed per sorvegliare la parete opposta da cui siamo arrivati, in cui un secondo tendone chiude il secondo accesso alla stanza. Passano pochi minuti quando una figura si materializza all'interno della stanza, subito riconosco il tiefling che ci ha parlato quando ancora eravamo all'interno di
Tronco Inverno: Karavacos
! La sua apparizione è fulminea, anche se riesco ad urlare e svegliare gli altri, il primo sangue è suo.
Il fato volle che non riuscì a colpirci tutti con un colpo solo, inoltre, Runak e Crystalia riuscirono a reagire prontamente, mettendolo alle strette fin da subito. Il mezzorco calò ferocemente la sua arma contro il nemico costringendolo in uno scontro ravvicinato in cui stava subendo vistosamente l'aggressività del mio compagno. Vistosi assalito dai due guerrieri, così prontamente come era apparso, Karavacos scomparve lasciandoci per un istante disorientati.
"Quella è una delle schegge vitali di Karavacos! Distruggila e prendi la chiave!", urlò Vyrellys in preda alla furia. Riuscì a vedere il nostro assalitore per un istante fugace, quando estrassi il globo che avevo riposto nel sacchetto attorno al collo, ma fu sufficiente per renderla desiderosa di rivalsa nei confronti di quell'essere.
Iniziò così la nostra caccia a Karavacos nelle stanze adiacenti la camera, a più riprese quando oramai eravamo sicuri di averlo messo alle strette, scomparve da sotto i nostri occhi: con un ampio movimento della mano roteava il suo bastone, per poi colpire violentemente il pavimento. Un lampo di luce pungente e Karavacos scompariva, per ricomparire diversi metri lontano da noi pronto a colpire nuovamente. Superato il secondo telone, trovammo una stanza poco più grande della precedente, la cui zona centrale ospitava quattro colonne, durante lo scontro non prestammo molta attenzione ai dettagli, eravamo troppo focalizzati a inseguire il nostro bersaglio. Le schermaglie si susseguivano, ad ogni urto del bastone corrispondeva un balzo di Karavacos, ci stava fiaccando e noi stavamo subendo la sua strategia!
Dovevamo trovare una contromossa e alla svelta.
Dopo l'ultimo balzo del tiefling, quasi allo stesso momento io e Midhir trovammo un stratagemma da contrapporre al nostro avversario. Rimanemmo volutamente a distanza dai nostri compagni: io rimasi fermo al mio posto, Midhir presidiava la stanza a fianco alla mia mentre Xorius, Runak e Crystalia avrebbero spinto Karavacos verso uno di noi due. E così fu: lo accerchiammo. O meglio lo accerchiarono nella stanza delle scorte guaste, a fianco la mia posizione. Seppi che lo scontro era terminato da quello che gridò uno dei miei compagni:
"Azrael colpisci la sfera che sta arrivando nella tua direzione.", urlò qualcuno.
Alle parole seguì una piccola sfera di colore azzurro che sfrecciò a mezz'aria diretta verso la biblioteca. Appena in vista gli lanciai contro un paio di saette. So per certo di averla colpita ma con altrettanta certezza seppi che non l'avevo scalfita. Fuggì via lasciando una scia luminosa nell'aria.

"Cos'era quell'affare?", domandai appena mi riunì agli altri.
"E' uscita dal corpo di Karavacos non appena gli abbiamo inflitto il colpo mortale", rispose Xorius.
"Vyrellys hai idea di cosa fosse quella sfera volante, emersa dal cadavere di Karavacos?", chiesi.
"Probabilmente una frazione della forza vitale di Karavacos. Avete preso la chiave?", rispose Vyrellys.
"Si: a cosa serve?", le rispose Runak porgendomi una chiave di puro adamantio, "Tienila tu.".
"E' una delle chiavi del
Santuario della Luce
. E' l'uscita di questo luogo!"

Quelle parole suonavano la una carica ad andare avanti: per quanto assurdo potesse essere quel luogo, sapevamo che c'era un'uscita e noi avevamo una delle chiavi.
O almeno una parte. Dovevamo solo trovare l'ucita!
Tornammo alla camera da letto, giusto in tempo per vedere un altro di noi rimanere, ancora una volta, intrappolato nel caloroso abbraccio del tendone.
Midhir.

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continua...