"Come osate profanare il nostro santuario?", sentiamo urlare l'arboreo, che subito iniziò a pronunciare parole in una lingua a noi incomprensibile ma il cui effetto fu fin troppo chiaro. Da uno dei monoliti infatti parti infatti una saetta che ci investi in pieno.
Ci sparpagliamo per non fornire un unico bersaglio agli attacchi di quello che molto probabilmente è uno sciamano o qualcosa di simile. Mi avvicino al gruppetto per poter avere visuale libera contro i nostri avversari. Non solo il mio attacco mancò il bersaglio ma subì fin da subito una combinazione piuttosto letale di colpi. Il terrore vegetale con una delle sue liane mi assessto un colpo così violento che mi sbalzò indietro di qualche metro e, come se non bastasse, fui attaccato anche da uno degli alberi, all'interno dell'area delimitata dai
menhir
Tentai di mettermi in posizione più riparata ma, per la seconda volta, sento l'arboreo dietro l'altare pronunciare strane parole e, per la seconda volta,
il loro effetto fu devastante. Da uno dei monoliti esplose una nube di spore il cui effetto piuttosto sgradevole: divenne d'improvviso piuttosto complicato concentrarsi per attaccare e spostarsi.All'improvviso capimmo che eravamo in netta inferiorità numerica, avevamo contro un'interno ambiente naturale!
Mi ci vollero diversi istanti per riprendermi combinazione di attacchi e, come non bastasse, i miei colpi andavano in continuazione fuori bersaglio.
Non solo.
Noto con enorme sgomento che anche Midhir e Xorius hanno seri problemi a concentrare le loro energie mistiche per lanciare i loro attacchi, il luogo sembra influenzare le nostre capacità!
Con molta fatica riusciamo a prevalere sul terrore vegetale, ancora più faticoso è prevalere sull'arboreo, che da dietro all'altare ci mantenne a lungo a distanza bersagliandoci usando i monoliti e gli alberi. Con estrema fatica riesco a concentrarmi e a scagliare
le Fiamme di Flegesto
contro il terrore vegetale
facendola arretrare non poco, più che altro il mio attacco lo fece infuriare: quelle creature infatti sono molto vulnerabili al fuoco, in tutta risposta la creatura sradica e mi scaglia un intero monolite,
lo evito ma l'impatto del manufatto a terra è fragoroso e mi lascia in mezzo ad una zona completamente impraticabile.
Una volta abbattuto lui tutta la stanza sembra mutare e anche l'orso perse il suo slancio combattivo.Come se le tre creature non fossero già abbastanza pericolose, durante la battaglia, ricompare dal nulla il quickling che nella piccolo labirinto di liane si era dileguato. Io vedo solo un movimento sfuocato ma Midhir e Xorius subiscono l'attacco del piccolo essere senza nemmeno accorgersene. Solo in un secondo momento capiscono cosa è loro capitato. Gli dei vollero che il quickling non fosse sufficientemente efficace, ne resistente quanto le altre creature che stavamo affrontando ed ebbe vita breve.
Sconfitto l'ultimo avversario, l'arboreo - sciamano, siamo esausti, ci prendiamo tutto il tempo necessario per riposare e recuperare le nostre forze: Xorius diede fondo alle sue capacità curative praticamente su ognuno di noi, cosa che lo obbligò a riposare ben più a lungo di noi. Durante la sosta, tento di trovare eventuali fonti arcane che spiegassero come mai in quell'ambiente fosse così difficile concentarsi, ma non trovai nulla. Avvertì solo le energie usate l'arboreo - sciamano che si stavano via via affievolendo.
Una volta riposati perlustrammo un piccola stanza a fianco a quella specie di boschetto dove Crystalia trovò un oggetto piuttosto utile per un guerriero in missione: uno scudo dalle proprietà particolari che le avrebbe permesso di proteggere, in caso di estremo bisogno, un suo compagno che la stesse fiancheggiando.
Lasciamo il boschetto, dirigendoci dalla parte opposta rispetto alla zona dello scontro, verso un altro accesso credendo di lasciare un luogo bizzarro senza sapere che saremmo entrati in un luogo ancora più assurdo.