Come un perverso gioco ad eliminazione, nella sala del trabocchetto siamo rimasti solo in tre: Azrael, Midhir e Xorius. L'umano inizia a spazientirsi per ricongiungersi con gli altri due del gruppo, specialmente Crystalia. Inizia nervosamente a camminare a passi frettolosi avanti indietro da un lato all'altro della sala, tentando di innescare il meccanismo di rotazione. Invano.
Mi consulto rapidamente con Midhir, assieme ripercorriamo mentalemente i passi di Runak e ci prepariamo a ripeterli. Più di tutto, visto il tipo di meccanismo, tentiamo di preparci e cadere in modo opportuno, ma in questo non avremo fortuna.
Appena pronti facciamo posizionare Xorius qualche passo davanti a noi ed in pochi secondi facciamo scattare il meccanismo nascosto. Tutti e tre siamo letterlamente catapultati attraverso l'apertura che si viene a creare e l'atterraggio dall'altra parte è piuttosto brusco: Midhir mi finisce addosso, mentre praticamente da subito iniziamo a rotolare verso il basso in modo totalmente incontrollato. Siamo finiti in una piccola stanzetta male illuminata, il cui pavimento scivoloso è inclinato: smettiamo di rotolare solo quando cadiamo in buco umido e maleodorante, invaso da della poliglia scura dove ritroviamo Runak e, purtroppo, un essere schifoso che abbiamo già incontratro diverse settimane addietro: un othiug. Quella creatura non esistò un istante ed iniziò a sferzarci con i suoi tentacoli, non poteva lasciarsi scappare la cena che gli era letteralmente piovuta addosso!
Mi ci vollero diversi istanti per ricompormi, rimettermi in piedi e approntare un minimo di strategia per uscire da quella fossa puzzolente.
Sfruttai una delle proprietà di Vyrellys, così mi teleportai a circa sette/otto metri di altezza, dove i tentacoli di quel mangiatore di carogne non potevano raggiungermi. Con le mie facoltà, mantenni la posizione sopraelevata e da lì iniziai a mia volta a bersagliare il nemico. Visto lo spazio ristretto in cui poteva muoversi quella bestia lo imprigionai nella mia zona
mia zona socura di Hadar, il divoratore d'ebano
.
Anche in quelle condizioni, l'othiug riuscì a colpire diverse volte i miei compagni ma alla fine, dovette cedere, il tempo almeno era dalla nostra parte!

Uscire da quella fossa diabolica fu piuttosto complicato, solo Runak dopo un paio di tentivi riuscì ad issarsi fuori. A Midhir e Xorius pensai io, impiegando ancora una volte le mie doti di scalatore. Ci organizzammo, trasportai prima i loro zaini poi loro stessi, uno per volta. Mi ritrovo esausto ma almeno siamo tutti assieme e fuori da quel buco puzzolente.

Appena pronto, mi organizzo con Midhir: sarei stato la sua ancora, mentre avremmo ispezionato tutti e tre i lati di quello scivolo infernale. Una volta pronti incomincia la nostra ispezione, che ci permette di trovare in uno degli angoli, nella parete a noi più lontana, una piccola fessura: "Ho trovato qualcosa: sembra che sia una piccola leva", furono le parole di Midhir, subito prima di innescare nuovamente il meccanismo.
Una volta fermi a terra, ci trovammo completamente al buio.
"Midhir, tutto a posto?", domandai.
Così seguendo la sua voce, lo affiancai, mentre accendeva una delle sue torce: la luce rivelò una stanzetta quadrata di circa sei metri per sei, il cui pavimento sembrava ricoperto da qualcosa simile a muschio o erba, alta quasi fino al ginocchio. Pensavamo di essere soli in quella specie di sgabuzzino, purtoppo non era così. Dapprima avemmo la sensazione di essere osservati, poi ben presto subimmo gli effetti di qualcosa di non meglio identificato, ma che pian piano ci stava debilitando.
Attaccai istintivamente verso il basso, alla cieca in mezzo a quella steppaglia, imitato velocemente dal compagno d'avventure. Lo squittio che ne seguì rivelò che non eravamo soli:
"Tu inizia a ispezionare le pareti, è possibile che anche qui ci sia un modo per attivare la trappola, io intanto di copro e tengo impegnata qualsiasi cosa ci sia tra i nostri piedi", gli dissi.
Così fianco a fianco, ci spostammo lungo il perimentro di quella piccola stanzetta, fino a che Midhir non trovò effettivamente il nuovo meccanismo di attivazione!
Il meccanismo scattò e cambiammo stanza, anche se la nuova, era identica alla precedente, compagnia indesiderata compresa! Spazientito, prendo la fiala che contiene l'ultimo sorso della pozione
soffio del drago
e la bevo. A quel punto ogni mio respiro a bocca aperta si tramuta in una vampata di fuoco, dopo un paio secondi il pavimento smette di essere un scocciatura! Se mai riuscirò a tornare in una città 'normale', dovrò ricordarmi di comparne qualche fiala!
Come prima mentre Midhir passa in rassegna le pareti, io lo copro, sventagliando fuoco dalla bocca in direzione del pavimento.
Come prima ad un certo punto Midhir trova come fare scattare il meccanismo ed il pavimento ruota.
Ci ritroviamo nella sala in cui è cominciato tutto, circondati da un branco di topi affamati! Stanco e al limite delle forze, senza pensarci troppo, invoco nuovamente
il Divoratore d'Ebano
e li scaravento tutti lontano da me annientandoli tutti in colpo solo. Purtoppo anche Midhir viene investito dal mio attacco.
"Midhir! Stai bene? non mi ero reso conto quanto mi eri vicino fino a quando non ho lanciato l'attacco!", dissi
"Tutto a posto ma la prossima volta avvisa!", rispose Midhir sbalzato a fianco della seconda statua, quella che ancora nessuno aveva esaminato.

Cautamente ci spostiamo portandoci, a nostro avviso, fuori dalla portata del trabocchetto, passarono pochi istanti e vediamo comparire Xorius e Runak. L'entusiasmo dura pochi istanti, io continuo a spostarmi aderendo alla parete, forte delle mie capacità, Xorius invece non è altrettanto lungimirante, e spostandosi fa scattare nuovamente il meccanismo di rotazione, facendolo scomparire ancora una volta!


Manca la parte di Cristalia!



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continua...