"Per i nove inferi!Dobbiamo trovare un modo per forzare l'innesco della trappola, oppure rischiamo di perdere anche Xorius! Io e Midhir potremmo sollecitare il pavimento con i nostri poteri!", proposi, dopo aver visto scomparire nuovamente il mio compagno.
"Meglio di no, potremmo danneggiare il pavimento o ancora peggio il meccanismo!", controbatte Runak "Potremmo invece fare rotolare sul pavimento qualcosa, tipo...la testa di una delle statue."
Così lui e Midhir decapitarono la statua a loro vicina, io mi portai dal lato opposto del meccanismo, passando per il soffitto, fino a portarmi a qualche dalla porta di ingresso, pronto per ricevere quella palla improvvisata. Ma qualcosa di imprevisto catturò la mia attenzione. Mentre attendevo che i miei compagni mi lanciassero la testa della statua, sentii dei rumori provenire al di là dell'ingresso da cui eravmo giunti.
"Fate silenzio un istante, sento dei rumori provenire dal corridoio!", dissi sottovoce agli altri due.
"Effettivamente percepisco dei passi che si stanno allontanando", disse Midhir.
"Maledizione! Se fosse qualcuno di questa piramide, potrebbe avvisare i suoi compagni e noi ci ritroveremmo in un mare di guai!", furono le parole di Runak.
Con molta circospezione mi avvicino alla porta e, con molta cautela, la aprii quel tanto che bastava per osservare al di là di essa. Vidi una figura massiccia, dalle sembianze dragonidi, che indietreggiava con fare guardingo.
"Azrael fermalo, se chiama qualcun altro per noi è la fine", sentii bisbigliare dietro di me.
Poichè, apparentemente, era solo tentai il tutto per tutto per fermarlo e farlo arrivare alla stanza dove eravamo noi altri: "Chi è là?!?!?", urlai, aprendo repentinamente la porta.
"Chi sei? Identificati!", chiese la figura di rimando.
"Sappi questo: da me non hai nulla da temere,
Figlio di Arkhosia
!", risposi dopo un breve istante, senza rivelare subito la mia identità.
Dopo un breve silenzioso lasso di tempo, che sembrò infinito, vidi quell'imponente figura iniziare a camminare verso la porta! Avvicinatosi a sufficienza, lo analizzai al meglio: era vestito con un'armatura pesante ed impugnava un ascia da battaglia, segno inequivocabile che era un combattente da mischia. Arrivato a qualche metro da me, indietreggio e mi lascio avvolgere dalle ombre. Il mio gesto sorprende non poco il nuovo arrivato!
"Sono Arkaan Djahr! Se cammini nella luce non avrai alcun problema da me!", annunciò una volta arrivata sull'uscio.
A quelle parole, la guardai con maggiore attenzione, notai così un simbolo pendergli dal collo: un drago stilizzato incorniciato da uno scudo. A meno di un'elaborata illusione, avevamo incontrato un paladino devoto a
Bahamut.

"Perdona la mia eccessiva prudenza, ma da quando mi sono ritrovato in questo luogo, ho incontrato solo guai, sotto forma di pessimi soggetti e trappole varie! Dimmi, tu invece come sei finito qui? All'interno della
Piramide delle Ombre
", chiesi, rilasciando l'occultamento.
"Ero in compagnia di un'altra persona, mentre stavamo inseguendo un gruppo di banditi. Inseguendoli ci siamo spinti fino alla foresta di
Tronco Inverno
ma una volta entrati nella boscaglia li abbiamo persi quasi subito, in quel luogo la vegetazione è decisamente fitta. Così mi sono seperata dal mio compagno di ventura, ritrovandomi in una piccola zona erbosa ma di alberi ed arbusti, dove ho trovato quella che sembrava un piccola piramide dorata. Toccandola però mi sono ritrovata qui: appena materializzata nel nuovo ambiente, ho dovuto evitare l'assalto di un ettin. Con estrema fatica sono riuscita a sottrarmi allo scontro per poi nascondermi negli anfrantti di una sala con le pareti cespugliose. Finora sono riuscita a sopravvivere mangiando le mie razioni da viaggio.".

Mentre parlava, notai che parlava di se stesso come ad una lei, quella che fino a quel momento avevo supposto essere un paladino in realtà era una paladina! Scherzi delle armature dragonidi!

"Ma dimmi, tu e i tuoi compagni avete già un'idea di come fare ad uscire da questo luogo?", chiese.
"Si sappiamo come uscire, anche se al momento dobbiamo recuperare uno dei nostri vittima di un trabocchetto nascosto in questa stanza.", detto questo le presentai, non senza un pizzico di ironia, gli altri, "qui invece ho l'onore di presentarti Runak il 'pensatore' e Midhir il chiacchierone. Io invece sono Azrael, al tuo servizio", dissi infine facendole un lieve inchino. "Consiglio di fare attenzione, alla tua sinistra infatti, a circa quattro metri il pavimento fa scattare una trappola diabolica.". Così indicandole la parete mobile spiego al meglio il funzionamento della trappola da cui dobbiamo recuperare Xorius, rivelandole infine la nostra idea per aiutare il nostro compagno.

Runak mi lancia la testa della testa decapitata, questa arrivata alla quarta pedana di pietra innesca la trappola facendo comparire come al solito qualche topo affamato. Anche questi hanno vita breve, vistasi minacciata da quelle sudice bestie, Arkaan ci mostra una delle sue abilità con cui spazza via i nuovi arrivati. Non appena i topi iniziarono ad avvicinarsi a noi, Arkaan, usa la sua versione del soffio dei draghi, eredità dei suoi antichi progenitori, emettendo una vampata di fuoco dalla bocca.
Fortunamente per me, il fuoco normalmente non mi tocca, infatti fini mio malgrado sulla linea del suo attacco! "Hey, ricordami da che parte stai", le dissi di scatto.
"Scusami non era mia intenzione, cercherò di fare più attenzione..."

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continua...