Piramide delle Ombre
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Visto il luogo assurdo in cui ci troviamo, ci predisponiamo di salire in fila indiana costeggiando il muro, sebbene la scalinata sia piuttosto larga,
tre persone potrebbero salire comodamante affiancate, noi preferiamo fare tesoro di quanto ci è capitato finora: non ci fidiamo, senzazione che, di lì a breve,
si rivelerà fondata.Runak in testa, seguito da Arkaan e Midhir, mentre io e Xorius chiudiamo il gruppo.
Pochi passi e scatta una nuova trappola. I gradini si appiattiscono e al contempo si inclinano verso l'interno della salita, diventando a tutti gli effetti uno scivolo verso l'incavo profonda non meno di un paio di metri già alla base della scalinata. Non fossimo degli avventurieri professionisti saremmo finiti nella fossa: solo Arkaan ebbe un attimo di esitazione ma nulla di preoccupante. Ripieghiamo alla base di partenza della gradinata per riorganizzarci.
"Uno per volta vi posso portare io, aderendo alla parete, porterei prima voi e poi gli zaini. Come abbiamo fatto nella stanza con il pavimento rotante e nella fossa dell'othiug," propongo, " Sempre che non ci sia qualche trappola anche nel muro."
"Non credo sia necessario arrivare a tanto saremmo più veloci se tu, una volta arrivato lassù al primo intermezzo, semplicemente facessi da contrappeso mentre noi saliamo legati ad una corda.", ribatte Xorius porgendomene, "Legatela alla vita e quando arrivi in cima, lancia in basso l'altra estremità."
"Mentre sali, dai qualche colpo ai gradini, per vedere quali fanno scattare la trappola, così salire sarà ancora più facile e sicuro", suggerisce Runak.
"Ottime idee, entrambe", ribatto, prendo la corda poi come un ragno aderisco alla parete esterna, cambio la mia posizione fino ad avere le mani vicino ai gradini ed ed inizio a salire e, al contempo, batto il pugno sinistro sugli scalini, scoprendo così che oltre al terzo scalino anche il trentaduesimo attivano il diabolico scivolo. A quel punto assumo che il resto degli scalini siano sicuri e mi porto velocemente sul nuovo pianerottolo. Arrivato, richiamo Lockheed e lo invio ad ispezionare la gradinata successiva. Sebbene il mio spirito compagno si muova in modo molto accorta viene attaccato e dissipato da un'ospite piuttosto sgradevole quanto inatteso.
Un'arpia.
Sbarazzatasi del dragetto la creatura volge su di me la sua attenzione e mi attacca ma io respingo agevolmente il suo attacco, tanto che la creatura cambia ancora bersaglio, puntando ai miei compagni nel pianerottolo più in basso. La mia soddisfazione durò solo un istante: dall'altro infatti stavano calando due gargoyle. Arrivati appresso al pianerottolo dove mi trovavo, si divisero, uno puntò verso di me il secondo virò verso il basso. L'attacco del mio aggressore fu fulmineo, io aderivo ancora alla parete quando mi presi un sonoro pugno in faccia che mi fece lasciare la mia posizione sulla parete. Mi ritrovai prono a terra, ma per mia fortuna il mio aggressore era volato via lasciandomi lo spazio necessario per lanciare i miei attacchi: fu il suo errore più grande. Scossi la testa, mi alzai e gli sferrari due saette consecutive che lo colpirono in pieno. Il gargoyle probabilmente non si aspettava quel tipo di resistenza, fu così che lanciò un urlo rauco, carico di rabbia e con un unico volteggio atterrò sul fondo dell'incavo formato dalla scalinata e chiuse su se stesso le ali, pietrificandosi in un blocco di solida roccia. Era il modo con cui quelle creature si curavano, rigenerandosi.
Non perdo tempo e mi rivolgo verso il basso per dare supporto ai miei compagni che ancora dovevano salire. Eliminiamo l'arpia ma anche il secondo gargoyle, messo alle strette, scende in fondo al pozzo per accovacciarsi nella sua tipica posizione di riposo.
Runak con un gesto tanto spettacolare quanto efficace lo insegui: il mezzorco vista la sua preda fuggire, presa una breve ricorsa salta all'interno della fossa, smorzando la caduta con una rotazione funambolica, che gli permette di toccare il fondo del tutto illeso e pronto a riprendere la battaglia. Rimessosi in piedi non lascia scambo al gargoyle impedendogli di tramutarsi nella sua forma inanimata per rigenerarsi. Noi altri, dalle nostre posizioni, iniziamo a bersagliare l'ultimo dei nostri aggressori, ma senza ottenere alcun risultato. Così, stanchi di attaccare una statua, prima aiuto Midhir, Xorius e Arkaan a salire fino alla mia posizione per ultimo lanciamo la fune al mezzorco tirandolo su dal fondo.
Issato su il nostro compagno, cerchiamo di spendere qualche istante per recuperare le energie ma, come per farci dispetto, il gargoyle si rianima e spicca il volo. Sfortunatamente per lui noi, i nostri attacchi vanno tutti a segno e nulla può contro le nostre forze unite. Riposati, riprendiamo la nostra salita verso il nuovo piano della piramide, volgendo la nostra attenzione alla seconda scalinata.
Sfrutto nuovamente le mie capacità di adesione per salire utilizzando la parete laterale e controllare gli scalini. Quella tattica, diede i suoi frutti, scoprimmo infatti che un nuovo trabocchetto era in agguato, anche se per poco non ci rimisi una mano. Sollecitati, gli scalini si chiudevano a scatto, formando così una tagliola. Saggiando i primi scalini della salita, li feci scattare subito, riuscì a tirare via la mano all'ultimo istante ma presi comunque una discreta sberla.
Arrivato in cima ispeziono tutta la scalinata dall'alto ma non trovo nulla, fu Xorius a trovare il meccanismo di blocco. Dalla mia posizione, lo vedo indicare una zona alla base della scalinata dove quest'ultima incontra la parete. Guardando meglio vedo i miei compagni aprire una piccola fessura in cui Runak incomincia ad armeggiare.
"Basta! Ne ho abbastanza di questo marcingegno infernale!", furono le sue parole dopo lunga serie di irripetibili epiteti.
Per la seconda volta, in quella giornata, lo vidi compiere un'autentica acrobazia. Raccolta la sua letale ascia, usò la piattaforma per prendere una breve rincorsa e saltare, come un funambolo, da uno scalino all'altro senza farsi bloccare dal trabocchetto. Arrivato in cima in pochi secondi, aveva rimediato solo qualche piccola escoriazione ma nulla che potesse impensierire veramente un combattente come lui.
Passato lo stupore per quel gesto atletico, sapendo dove cercare, ispezionai l'orlo della scalinata dal mio lato e trovai una seconda fessura che, aperta, mostrava gli ingranaggi che governavano la chiusura della scalinata. Iniziai così a cimentarmi a mia volta con quel diabolico meccanismo. Invano. Preso dallo sconforto rinuncio: lasciai spazio a Runak che questa volta invece, urlando vittorioso, ci fa sapere di essere riuscito a blocccare gli scalini-tagliola.
Una volta riuniti volgiamo la nostra attenzione alla terza scalinata, aspettandoci una nuova trappola, le nostre aspettative andarono disattese. L'ultima rampa di scale non nascondeva nulla di temibile, evidentemente chi aveva preparato le altre trappole presupponeva che assieme ai gargoyle fossero più che sufficienti ad eliminare eventuali intrusi: ma con noi aveva sbagliato i conti. Arrivammo così di fronte alla porta che permetteva di entrare nel secondo piano della piramide: io, come prima, utilizzando la parete.