Come potevo aver sbagliato così clamorosamente la mia valutazione, mandando a morte uno dei miei compagni. Il rimorso mi assale, avrei dovuto mandare Lockheed. Mi sentii un verso sciocco ad aver sotenuto che fosse un portale. "Per i nove inferi, come ho potuto essere un tale idiota!" era il mio pensiero più assillante in quel lungo momento.
L'orrore si stava impadronendo delle nostre anime e delle nostre menti ed io non mi accorsi che istintivamente i miei compagni erano rimbalzati indietro per non subire la medesima sorte di Runak così che mi ritrovai spintonato verso il lato opposto della sala.
Quel gesto così semplice ed istintivo, rivelò la terrificante illusione cui avevamo appena assistito:
"Allora venite o no? c'è una stanza di qua!",
Indietreggiando, la corda legata al bacino, riportò Runak, vivo e vegeto, al nostro fianco.
"Beh cosa sono quelle facce???", domandò Runak in seconda battuta, con tono più stupefatto che beffardo.
"Per tutti i diavoli, chiunque abbia pensato e realizzato quest'illusione sa davverso il fatto suo", risposi di scatto! Alle mie parole il volto del mezzorco assunse un'espressione evidentemente interrogativa.
Fatto un rapido riassunto di quanto avevamo visto noi dal nostro lato del passaggio, avanzammo, ritrovandoci in una sala alquanto tetra dove erano presenti tre porte che non avevano ne maniglie ne il foro per un'eventuale chiave. Ognuna di esse erano incorniciate da due colonne, su cui erano scolpite figure macabre. Runak ed Arkaan a turno, provarono a più riprese a forzarle. Invano. Poichè la forza bruta non era servita, io e Midhir cercammo eventuali indizi su come aprirle. Sempre invano.
Come nella stanza precedente, concentrandomi, rilevavo forze divine sulle porte ma nulla di utile per poterle aprire! Per non lasciare nulla di intentato, estraggo dal mio zaino
la chiave di adamantio
che avevamo sottratto
alla prima scheggia di Karavacos ma ugualmente non successe nulla. Provammo anche la cosa più semplice e, nel nostro caso, stupida da fare: bussare. Sempre senza successo.Presi da un poco di sconforto, tornammo sui nostri passi, fino a ritrovarci all'ingresso del secondo piano della piramide! A quel punto l'unica opzione che ci era rimasta era attraversare quella porzione di corridoio, quella che passava tra le facce demoniache, per raggiungere la porta situata esattamente di fronte all'ingresso del piano.
Visto quanto accaduto pochi minuti prima, ispezioniamo con molta cautela le sculture: per capire se reagiscono alla nostra presenza, Xorius impiega due proiettili da fionda. Scelta la faccia a noi più vicina, il primo proiettile lo fa rotolare verso la faccia, il secondo lo tira con violenza usando la fionda. Ma non accadde nulla! Runak e Arkaan diedero un paio di colpi di ascia ciascuno ma, a parte qualche scintilla, le sculture rimasero inanimate.
Sentendoci al sicuro ci incamminammo verso la porta in fondo al corridoio, distante da noi circa quindici metri. Stiamo per aprirla quando la nostra attenzione viene attirata da due esseri sbucati dalla porta laterale, ignorata fino a quel momento. Davanti a noi abbiamo due creature che ci appaiono
corrotte
, con volti demoniaci che mostrano denti lunghi ed aguzzi.
Passano pochi istanti e due delle facce vomitano letteralmente altre due creature che Xorius chiama progienie aberrante.
La mia mente inizia a pulsare come se qualcuno tentasse di ipnotizzarmi, riesco a resistere ma noto che anche i miei compagni portano i segni di quel tipo di attacco che proviene dalle sculture a forma di faccia. Reagiamo prontamente, Runak e Arkaan si portano in prima linea supportati da Xorius subito dietro di loro, io e Midhir troviamo una posizione per attaccare dalla distanza e in pochi istanti ci liberiamo di un paio di quelle creature.
A quel punto una nuova creatura si rivela, un'essere piuttosto subdolo di cui, fino a quel momento, avevo solo letto l'esistenza: una Progienie Aberrante Sussurrante...
La nostra superiorità numerica e la nostra ci permette di avere la meglio senza rischiare ma notiamo che le sculture laterali continuano a mormorare come se, improvvisamente, si fossero risvegliate. Invocano che sia dato loro cibo ed acqua: Runak, allora, per vederne la reazione ne accontenta una: aprì una delle sue otre e gli gettò addoso un poco di acqua. La faccia ammutolì. Esplorammo così la stanza che evidentemente ospitava le aberrazioni, trovando così una stanza più interna contente solo due brande. Tornati al corridoio, io dò copertura ad Arkaan che inizia a dissetare, una per una, le sculture che ancora supplicano energicamente cibo ed acqua. Personalmente ero contrario ad assecondarle, temendo che fosse un bieco trucco per poter rigenerare le aberrazioni.
Invece quel gesto caritatevole ebbe una conseguenza molto meno drammatica e ben più gradita. L'ultima faccia, infatti, una volta dissetata, sputò fuori
uno spadone fiammeggiante.
"Ora, solo voi potete passare!", rivelò infine.
Scoprimmo così che tutte assieme quelle sculture erano una sorta di crocevia, utilizzandole come porte si poteva uscire ad ognuna delle restanti!